Roma e il Cinema

In questa sezione proponiamo tour e visite guidate appositamente studiate per chi voglia ripercorrere i percorsi e le suggestioni di alcuni grandi cult-movie girati a Roma. Un modo nuovo di conoscere la città eterna.
Contattateci se non trovate tutto quello a cui siete interessati,possiamo studiare insieme un itinerario "speciale" e su misura.

Roma ed il Cinema 

Fin dagli albori del cinema Roma ha richiamato l'interesse di Registi e Produttori che, con il loro operato, hanno contribuito in grandissima misura a fissare le immagini di alcuni luoghi della città nell'immaginario collettivo. In primis figura la Roma storica con tutto il suo patrimonio architettonico ma, in questo contesto, trovano spazio anche quartieri comuni, spazi urbani sorti fuori dal circuito murario della città e che fanno parte della storia  della "Roma moderna e contemporanea".
Gli spunti offerti dal cinema sono davvero numerosi. In questa sezione si propongono dei tour di carattere artistico ed architettonico, passeggiate per la città che si prestano particolarmente bene ad essere inserite nella cornice di film, alcuni dei quali molto noti. 

Centro storico:
Angeli e demoni (2009)  
Vacanze romane (1953)
La grande bellezza (2014)

Itinerari nel quartiere Ostiense-Garbatella:
Le fate ignoranti (2001)  
Caro diario (1993)

Caro Diario:
Nanni Moretti in "Caro Diario" dichiara che il quartiere che ama di più è la Garbatella e come non dargli ragione! La Garbatella fu costruita agli inizi degli anni Venti sui colli di San Paolo per ospitare gli operai dell'area industriale dell'Ostiense. Il quartiere resta un'esperienza atipica a Roma, una borgata operaia a ridosso di un'area industriale e di un porto mai realizzato che fa della vivibilità e possibilità di socialità i suoi caratteri identificativi e dove, da un punto di vista architettonico, prevale la varietà ed il pittoresco: scale scalette, torri, recinzioni, arcate ed architravi decorati, comignoli... elementi che, alcuni decenni dopo evolvono in forme più lineari mantenendo però sempre viva la volontà di sperimentare e di progettare.
Moretti, nel suo film, si limita a costeggiare un tratto del quartiere: l'esperienza  migliore è percorrere le viuzze a piedi, penetrare il quartiere nel suo cuore, dall'area delle case-giardino agli alberghi suburbani fino a riscoprire la strada che percorrevano i pellegrini che prendevano parte al pellegrinaggio delle Sette Chiese.

Ovviamente non ci sono percorsi prestabiliti per esplorare il quartiere, tuttavia per apprezzare meglio le dinamiche di sviluppo edilizio suggeriamo soste in:

-piazza Benedetto Brin
-piazza Bartolomeno Romano
-via Carlo Randaccio
-Piazza Nicola Longobardi
-Piazza Michele da Carbonara
-Piazza Bonomelli
-piazza Giuseppe Sapeto
-piazza Giovanni da Triora
-piazza Damiano Sauli
-Chiesetta di Sant'Eurosia
-Via delle Sette Chiese

Tour Angeli e Demoni:
Suspance, rivelazioni, misteri e colpi di scena sono gli ingredienti dell'intricato e affascinante romanzo di Dan Brown, reso ancor più celebre dalla trasposizione cinematografica del regista Ron Howard nel 2009.
Roma e il Vaticano sono protagonisti indiscussi della vicenda ed è intorno ad una mappa specifica che si muove la setta degli Illuminati, intenzionata a distruggere la chiesa cattolica colpendola al suo interno nel delicato momento del conclave.

Il rapimento di quattro cardinali aspiranti al soglio pontificio porterà il protagonista a seguire ed interpretare difficili indizi collocati in edifici della città e che si riveleranno essere i quattro elementi iniziali, terra, fuoco, aria, ed acqua, ognuno dei quali legato alle sorti  di un cardinale e ad un'opera realizzata dal famoso artista Gian Lorenzo Bernini, membro egli stesso degli Illuminati.

Nella Cappella Chigi in santa Maria del Popolo verrà ucciso il primo cardinale, marchiato dall'ambigramma “terra", in piazza San Pietro e davanti all'Estasi di santa Teresa in Santa Maria della vittoria, rispettivamente il secondo ed il terzo cardinale; il quarto luogo coinvolto è la fontana dei quattro Fiumi in piazza Navona ed, infine, Castel Sant'Angelo, il luogo dove un tempo si riunivano gli Illuminati.
Il percorso, in gran parte svolgibile a piedi, vuole offrire una panoramica storico artistica dei monumenti inseriti nella cornice del romanzo.

Vacanze Romane:
Ormai un classico, conosciuto praticamente da tutti, Vacanze Romane fa sognare ancora oggi: l'avventura di una principessa che scopre Roma "in Vespa", una Roma semplice e divertente che diviene simbolo di spensieratezza e libertà.
Nel film compaiono luoghi molto famosi ed altri meno noti, tutti comunque meritevoli di una visita meno affrettata. Tra questi:

- Palazzo Barberini, nel film l'ambasciata  da cui evade Anna, oggi sede  della galleria Nazionale di arte Antica che custodisce capolavori pittorici di Raffaello, Caravaggio, Tintoretto, Tiziano, Pietro da Cortona e molti altri-

- Arco di Settimio Severo (luogo del primo incontro tra Anna e Joe Bradley) dove il fascino delle rovine ed il richiamo a Roma capitale del mondo accresce  ogni emozione! L'arco può essere ammirato da vicino percorrendo l'area archeologica del Foro romano, il cuore della Roma antica.  Il monumento venne dedicato all'imperatore Settimio Severo e ai suoi due figli Caracalla e Geta agli inizi del III secolo per celebrare le vittorie riportate sul popolo dei Parti.

- via Margutta (dove abita il giornalista americano): la via non è stata una scelta casuale, poichè qui dal Seicento si sono ritrovati artisti provenienti da tutto il mondo che venivano a Roma  per dedicarsi all'arte. Rispetto al film, via Margutta è oggi una strada tranquilla e nascosta preservata nel suo aspetto e nella sua vocazione artistica.

- Bocca della verità (scena più famosa) Grazie ai due protagonisti la Bocca della Verità è divenuta famosa in tutto il mondo! nel fim Joe racconta ad Anna la leggenda legata al mascherone di pietra: chi infila la mano nelle fauci del personaggio barbuto e mente, viene morso e gli viene mozzata la mano!

- Galleria Colonna (scena finale)
Il Palazzo della famiglia Colonna, è stato abitato dalla principessa Isabella, venuta dal Libano negli anni Venti per sposare il Principe Marcantonio Colonna. Arredi ed opere d'arte sono rimasti al loro posto nelle stanze che ospitarono gli eventi dell'alta società e incontri fra amici più stretti.

La Grande Bellezza:
Vincitore del Premio Oscar nel 2013 come miglior film straniero e di moltissimi altri premi a livello internazionale, "La grande Bellezza" del regista Paolo Sorrentino esalta in maniera originale l'eterna e indiscutibile bellezza della città di Roma quasi elemento a sè stante rispetto alla volgarità e insensibilità dei romani che, abituati ad esser circondati da tante vestigia, dimostrano di non saper più apprezzare questo scenario unico al mondo.
Sorrentino ama raccontare una città sconosciuta ai più, che offre il meglio di sè all'alba o a notte inoltrata, quando deserta e venata di malinconia offre al protagonista Jep, amante di passeggiate notturne e solitarie, spazi di riflessione.
 Il regista offre prova della sua originalità anche quando entra nei palazzi delle grandi famiglie romane e nei musei, abbracciando luoghi ed opere d'arte che spaziano nelle più diverse epoche storiche e creando nuovi spazi che soltanto nel cinema possono diventare reali.
 
Il tour dei luoghi del film, come suggerisce il critico d'arte Costantino d'Orazio, può essere organizzato in quattro itinerari da svolgersi a piedi o con un mezzo; la visita ai palazzi indicati nei vari itinerari richiede percorsi dedicati, dipendenti soprattutto dalle specifiche modalità di accesso.

Percorso 1: Terrazza del gianicolo -Fontana dell'acqua Paola-Tempietto del Bramante - Palazzo Spada - Palazzo Braschi- Piazza Navona - Palazzo Pamphilj - Palazzo Altemps - Palazzo Taverna - Palazzo Sacchetti - Palazzo della Rovere

Percorso 2: Palazzo Barberini- via Veneto - Villa Medici-Villa Giulia

Percorso 3: Piazza dei cavalieri di Malta- Santa Sabina e il giardino degli Aranci- Terme di Caracalla - Palazzo di Jep Gambardella- Colosseo Scala Santa- Cimitero del Verano

Percorso 4: Palazzo Brancaccio - Angelicum- Musei Capitolini - Basilica di san Lorenzo in Lucina

e ancora
Parco degli Acquedotti e Salone delle Fontane all'Eur.

Le Fate Ignoranti:
Al principio del XX secolo il quadrante sud della capitale, gravitante attorno alla via Ostiense, divenne centrale per gli interessi ed obiettivi dei governi di allora. Nei piani regolatori di quegli anni tutta la zona dell'Ostiense sarebbe dovuta diventare il polo industriale di Roma e, non lontano da industrie e stabilimenti, sarebbero nati nuovi quartieri operai. I progetti vennero concretizzati in buona parte tuttavia, negli anni del dopoguerra, si presentarono diverse esigenze e, così, gran parte di quanto realizzato venne dismesso o riconvertito in tempi più recenti.
Oggi il quartiere Ostiense, polo culturale oltre che mondano per il proliferare di locali alla moda, offre diversi esempi di archeologia industriale tanto suggestivi da esser ormai luoghi identificativi e caratterizzanti il paesaggio urbano. Uno dei registi che più ha rappresentato e che ama la zona Ostiense è il turco Ferzan Ozpetek; in molti dei suoi film è facile riconoscere la sagoma del Gazometro, una struttura metallica in via del Commercio sorta negli anni Venti con lo scopo di accumulare gas in città. E dal Gazometro può iniziare una passeggiata nei dintorni con soste presso:

- via del Porto Fluviale, con i suoi caratteristici graffiti e l' ex Mulino Biondi, che ha trovato nuova vita riadattandosi come birrificio/ristorante.
- ex Mercati Generali, da riconvertire nella città dei Giovani
- la Centrale Montemartini, fabbrica che ospitava il primo impianto elettrico in città e, casualmente, spazio espositivo di una parte della collezione dei Musei Capitolini dove si è venuto a creare un suggestivo contrasto tra archeologia classica ed industriale con sculture proiettate sullo sfondo di vecchi macchinari.
- ex vetrerie Bordoni, oggi sede del rettorato della Terza Università di Roma.

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