PASSEGGIARE A ROMA NEI LUOGHI DELL’AMORE:
Si propongono 5 itinerari che verteranno su luoghi, considerati secondo la tradizione romana, i luoghi dell’Amore. In questo modo si potrà scoprire la città sotto una luce diversa, toccando i punti più interessanti dal punto di vista non solo culturale, ma con un tour dalle grandi emozioni. Un viaggio romantico al centro o fuori dal centro all’insegna del sentimento, con tappe davvero inconsuete, da compiere non solo durante la ricorrenza di San Valentino, ma anche in occasioni più personali. Su richiesta e con un costo aggiuntivo è possibile fare il tour con la botticella, la storica carrozza romana.
ITINERARIO 1
Ponte Milvio o il ponte dei Lucchetti (Quartiere Flaminio)
Piazza del Popolo: Porta San Valentino
Pincio: obelisco di Antinoo
Fontana di Trevi: La fontanina degli innamorati
ITINERARIO 2
Aventino: Giardino degli aranci
ITINERARIO 3
Villa farnesina alla Lungara e la Loggia di Amore e Psiche
La Fornarina e Raffaello a Trastevere
ITINERARIO 4
la Garbatella: La Fontana della Carlotta
ITINERARIO 5
Il Gianicolo: Anita e Garibaldi
ITINERARIO 1:
Ponte Milvio o il ponte dei Lucchetti (Quartiere Flaminio): Uno tra i ponti più antichi di Roma, fu fatto ricostruire da Pio IX nel 1850. Negli ultimi anni c'è la consuetudine per i giovani romani innamorati di mettere un lucchetto sui lampioni del ponte e gettare le chiavi nel Tevere, ad imitazione di quanto facevano i protagonisti del film “Ho voglia di te”, definitivamente rimossi dal ponte nel settembre 2012, ma collocati sempre nelle vicinanze del ponte.
Porta di San Valentino (Piazza del popolo): la porta, situata all’ingresso di piazza del Popolo, nota più con il nome di Porta Flaminia o Porta del Popolo, era l’ingresso nord di Roma. Nel X secolo, acquisì il nome di porta di San Valentino dalla catacomba omonima situata sulla Via Flaminia dove fu sepolto il santo degli innamorati, dopo essere stato martirizzato a Roma.
Obelisco di Antinoo (Pincio): simbolo dell’amore eterno tra l’imperatore Adriano e il suo amante Antinoo, giovane bitinio, morto annegato nel Nilo. Fu eretto dall’imperatore nel santuario-mausoleo costruito all’interno di Villa Adriana a Tivoli. Simbolo del sole, nel 1822 trovò la sua ultima sistemazione nel giardino del Pincio, per volontà di Pio VII. Così dice l’iscrizione sull’obelisco: “Il dio che qui si trova (Antinoo) riposa in questo luogo che è nascosto nella proprietà del “Signore della Prosperità” di Roma (Adriano).”
La fontanina degli innamorati o dei fidanzati (Fontana di Trevi): a destra della fontana di Trevi, c’è una piccola fontana che consiste in una vaschetta rettangolare nella quale zampillano due getti d’acqua. La tradizione romana vuole che le coppie che bevono a tale fontanella ricevano il privilegio di restare sempre insieme. In passato, questo avveniva la sera prima della partenza del fidanzato soprattutto quando la lontananza era prolungata per molto tempo: la ragazza doveva riempire d’acqua un bicchiere mai usato prima, offrirlo al giovane e poi rompere il bicchiere. Così facendo, la fanciulla non aveva più timore di perdere il ragazzo. Questo rito era legato dal fatto che chi beveva l’acqua di Trevi, non potendo più dimenticare Roma, avrebbe continuato a ricordare la persona amata rimasta in città.
ITINERARIO 2:
Giardino degli Aranci (Aventino): Parco Savello, più noto come Giardino degli Aranci, è un piccolo terrazzo sull' Aventino che si affaccia sul Tevere. Fu realizzato nel 1932 da Raffaele de Vico, ed è uno dei luoghi più romantici di Roma, con una vista sublime in cui perdersi abbracciando la persona che si ama. Da questo angolo, tra i più amati e frequentati della città, si gode, infatti, una delle viste più belle di Roma. Il parco si estende nell'area dell'antico fortilizio eretto dalla famiglia dei Savelli tra il 1285 e il 1287 presso la chiesa di Santa Sabina sull'Aventino. Gli alberi d’arancio che sorgono e che danno il nome al giardino furono piantati in onore di San Domenico, che stabilì in questo luogo il suo convento.
ITINERARIO 3:
Villa farnesina alla Lungara e la Loggia di Amore e Psiche: edificata tra il 1505-1518 nel cuore di Trastevere per volontà del famoso banchiere Agostino Chigi, è una delle realizzazioni più armoniose del Rinascimento italiano. Nido dell’amore tra Agostino Chigi e Francesca Ordeaschi, prima sua amante e poi legittima moglie, è nota per la Loggia di Amore e Psiche, affrescata da Raffaello e dai suoi allievi, una finta pergola nella quale si intrecciano le storie raccontate da Apuleio in uno dei romanzi latini più famosi dell’Antichità. Ma l’amore incornicia altri ambienti della villa, come la rappresentazione di Galatea e Polifemo nella loggia a lei dedicata e le nozze di Alessandro Magno e di Rossane nella camera da letto al piano superiore.
La Fornarina e Raffaello a Trastevere: Trastevere fu teatro dell’amore tra Raffaello Sanzio e Margherita Luti, la figlia del fornaio, nota come la Fornarina. Si narra che si incontrarono all’altezza di Via di Santa Dorotea nei pressi della Villa che Raffaello stava affrescando, e che il pittore si innamorò della fanciulla a tal punto da rappresentarla in un dipinto oggi conservato nella Galleria di Arte Antica di Palazzo Barberini. Si racconta che dopo la morte di lui, Margherita entrasse subito in un monastero fino alla sua morte. Durante la passeggiata, percorreremo i vicoli e le stradine tra le più romantiche di Roma.
ITINERARIO 4:
Fontana della Carlotta (Garbatella): edificata negli anni ‘30 durante la costruzione del quartiere Garbatella, in piazza Ricoldo da Montecroce, la fontana, monumento simbolo della Garbatella era il punto di incontro degli innamorati. è costituita da un grande vaso in graniglia di cemento, simile alla terracotta, dove un volto femminile, incorniciato da lunghi capelli, getta uno zampillo d'acqua nella vasca sottostante. Carlotta è il simbolo di una donna, fiera e indipendente, entrata a far parte dell'immaginario popolare, forse la famosa popolana, la “garbata ostessa” che diede il nome al quartiere. La fontana è adiacente a una scalinata che assomiglia in piccolo a quella di Trinità dei Monti.
ITINERARIO 5:
Il Gianicolo (Anita e Garibaldi): è sicuramente il luogo tra i più panoramici della città da quali si può ammirare la strepitosa bellezza di Roma. Cornice ideale da condividere in coppia, è il luogo dove si scelse di dedicare due monumenti onorari a Garibaldi e Anita. Si racconta che alla morte di Anita, Garibaldi piangesse stringendo nelle mani il polso di lei e non volesse abbandonarla. A fatica fu convinto a riprendere la fuga e a mettersi in salvo prima dell'arrivo della polizia papalina e dei soldati austriaci. “Generale, dovete farlo. Per i vostri figli, per l'Italia...” avrebbe detto Leggero. Oltre ai loro monumenti, il colle è noto perché ogni giorno dal 1904 spara a salve un cannone a mezzoggiorno e indica l’orario della giornata ai romani.